Tradizioni, modi e usi da tutte le regioni della Romania
30/04/2013 Condividi su Facebook
Il pane di Pecica – prodotto tradizionale rumeno dall’inizio del XX secolo
Anche se oggi solo 3 panifici continuano a produrre il pane di Pecica secondo la ricetta autentica degli inizi del XX secolo, nulla può essere tolto all’unicità del pane originario della regione Arad della Romania. Prodotto attraverso un processo lungo e attento, di lievitazione naturale pe tre volte consecutive (la prima volta l’impasto bolla, la seconda nell’agitatore e la terza in stampi di legno appositi per far riposare l’impasto qualche ora prima di essere infornato) e di cottura diretta nel forno a legna (o di residui vegetali ad es. pannocchie di mais), il pane di Pecica vanta una freschezza di circa 10-12 giorni di conservazione. La farina proviene dalla stessa zona geografica ed è senza conservanti, “il nostro pane essendo cotto direttamente sul caminetto, e non in forni elettrici. Ci vogliono circa 5 ore prima che i mattoni si riscaldino, ma dopo che il fuoco si è spento, il pane di Pecica viene messo direttamente nel forno bollente e si aspetta che diventi dorato” (afferma Valeriu Ţigu, il panettiere che nel 1997 ha comprato il panificio di Ioja Alexandru, il primo funzionante con un forno a mattoni dal 1925, insieme alla ricetta originale antica sin dai tempi dei daci).
Ma con il successo della ricetta segreta (consistente nell’utilizzo di quantità esatte di acqua, lievito, sale e farina; la particolarità, quindi, sta nella preparazione della “maiaua”, l’impasto propriamente detto in rumeno) sono arrivate anche le cattiverie e le accuse mosse a Ţigu, secondo le quali il pane capterebbe l’odore di fumo e sarebbe contaminato dai resti di combustibile solido, dalle schegge piuttosto che dalla cenere. Tutto ciò ha portato ad un processo in tribunale, che Ţigu ha vinto, dimostrando che il caminetto rimane sempre pulito ed il pane non viene affetto dalle impurità.
Esistono principalmente due tipi di pane di Pecica: tondo e intrecciato. Per produrre del pane di Pecica ci vogliono mediamente 2 ore e 40 minuti, mentre per produrre del pane normale a livello industriale ci vogliono non più di 30 minuti. I tre panettieri rimasti hanno conseguito presso OSIM un attestato di autenticità nazionale del pane di Pecica come prodotto tradizionale rumeno, ma l’hanno ottenuto sul pane prodotto con delle caratteristiche molto specifiche che non possono eludere: la crosta grossa e croccante. La gente, invece, tende ad acquistare pane commerciale, con la crosta sottile e la mollica dubbiamente soffice, non sapendo cosa ingerisce (a livello di ingredienti magari non naturali …).
Attualmente, i 3 “superstiti” della tradizione (Dimitrie Vârtaci, Maximilian Ponta, Valeriu Ţigu) stanno cercando di ottenere il certificato IGP (Indicazione Geografica Protetta) presso la Commissione Europea per la “pita de Pecica” che ogni giorno arrivava con l’aereo da Arad a Bucarest sulla tavola di Ceaușescu, per il quale era il suo pane preferito.
Autore: Ana-Maria Baghiu
